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Dichiarazione di Chicago sull'ermeneutica biblica

L'ermeneutica biblica

«E cominciando da Mosè e da tutti i profeti, Gesù spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano» (Luca 24,27).

L'ermeneutica è l'arte di interpretare ciò che un autore ha scritto, i metodi che devono essere applicati per comprendere un testo. Questa voce si concentra in modo specifico sull'ermeneutica applicata alla Bibbia, cioè sui principi che devono essere applicati per comprendere rettamente la Bibbia. Sebbene si applichino alla Bibbia gran parte dei principi utilizzati per comprendere un qualsiasi altro testo (religioso o non religioso), i cristiani, credendo nella particolare natura della Bibbia come libro ispirato in modo unico da Dio e regola della loro fede e della loro condotta, elaborano principi ermeneutici che tengono conto di questo presupposto per loro imprescindibile.

È per questo che essi parlano di ermeneutica biblica. Altri ritengono che la Bibbia debba essere considerata tale e quale una qualsiasi altra opera letteraria da sottoporsi all'esame delle metodologie scientifiche ritenute neutrali e che garantirebbero quindi una valutazione oggettiva. L'ermeneutica biblica si occupa di stabilire i principi utili per comprendere una qualsiasi parte della Bibbia in modo tale da rendere il suo messaggio chiaro per chi la legge o la ode. Inevitabilmente essa implica l'opera dell'esegesi biblica, il processo, cioè, che consiste nell'esaminare il testo biblico come ci giunge dalla mano del suo scrittore per scoprire in che modo egli comunichi la rivelazione.

La questione dell'autorità, dell'ispirazione e dell'inerranza della Scrittura ha sempre avuto un posto di rilevo nella riflessione evangelica, mentre quella dell'interpretazione è spesso trascurata. La Dichiarazione di Chicago del 1982 costituisce un punto di riferimento importante.

Dichiarazione di Chicago sull'ermeneutica biblica è frutto di un congresso a cui parteciparono un centinaio di studiosi evangelici che, con le loro relazioni e contro-relazioni diedero luogo ad un'imponente documentazione di più di mille pagine. Fra i molti studiosi di diversa estrazione che hanno redatto i documenti di Chicago vi sono: James Montgomery Boice, Carl F. H. Henry, Kenneth Kantzer, J. I. Packer, Francis Schaeffer, and R. C. Sproul. Forniamo qui i 25 articoli sintetizzando nell'indice il suo contenuto e corredandoli di un breve commento.


  • Testo completo
  • Testo originale in inglese, Testo inglese con commento
  • Articolo 1 - L'autorità di Cristo e quella delle Scritture sono inseparabili.
  • Articolo 2 - L'umanità e la divinità delle Scritture sono inseparabili. Analogia con Cristo.
  • Articolo 3 - La necessità della lettura cristocentrica delle Scritture.
  • Articolo 4 - Lo Spirito Santo è coerente con Sé stesso ieri ed oggi.
  • Articolo 5 - Per la corretta comprensione delle Scritture è indispensabile l'opera dello Spirito Santo.
  • Articolo 6 - La Rivelazione è comunicata attraverso l'oggettività di proposizioni bibliche dal significato certo.
  • Articolo 7 - Benché varie possano essere le applicazioni, il significato di un testo biblico è unico, definito e stabile.
  • Articolo 8 - E' la Bibbia stessa a stabilire quali affermazioni siano da intendere universali e quali circostanziali.
  • Articolo 9 - L'ermeneutica copre tutto il processo di comprensione e di applicazione di un testo biblico.
  • Articolo 10 - La Rivelazione si manifesta nella Bibbia in una molteplicità di generi letterari.
  • Articolo 11 - L'accurata traduzione in altre lingue delle Scritture è legittima e necessaria.
  • Articolo 12 - Per la traduzione delle Scritture sono legittime e necessarie equivalenze funzionali.
  • Articolo 13 - Lo studio dei generi letterari è una disciplina legittima.
  • Articolo 14 - Tutti gli avvenimenti che la Scrittura presenta come fatti storici sono da considerarsi tali.
  • Articolo 15 - Un testo biblico va inteso per quello che dice letteralmente analizzando la sua grammatica e contesto.
  • Articolo 16 - E' legittimo l'utilizzo della critica testuale per stabilire quale possano essere stata i testi biblici originali.
  • Articolo 17 - Tutta la Scrittura testimonia della sua unità, armonia e coerenza ed essa è la migliore interprete di sé stessa.
  • Articolo 18 - L'interpretazione che un testo biblico dà di un altro testo biblico è sempre vera. Unicità e ampiezza del significato.
  • Articolo 19 - L'interpretazione corretta delle Scritture implica l'analisi critica dei presupposti dell'interprete che sempre influiscono sulla comprensione del testo.
  • Articolo 20 - Ogni verità procede da Dio: l'osservazione scientifica può gettare autentica luce sul significato delle Scritture, ma sempre in armonia con esse.
  • Articolo 21 - La verità delle Scritture e i fatti osservati dalla scienza (se considerati secondo gli stessi presupposti teistici) non possono essere in contraddizione.
  • Articolo 22 - Il racconti dei primi capitoli della Genesi sono da considerarsi fattuali e storici.
  • Articolo 23 - Benché non tutto sia immediatamente comprensibile, la Scrittura è chiara al riguardo del messaggio della salvezza.
  • Articolo 24 - La comprensione della Bibbia non dipende obbligatoriamente dall'opera dei biblisti esperti in questo campo, ma essa non può essere ignorata.
  • Articolo 25 - Il solo genere di predicazione capace di comunicare la rivelazione di Dio è quella espositiva.

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