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D. 167. In che modo possiamo valorizzare nella nostra vita il Battesimo?

R. Il necessario ma molto trascurato dovere di valorizzare nella nostra vita il battesimo che abbiamo ricevuto, deve essere da noi adempiuto per tutta la nostra vita, specialmente nel momento della tentazione, e quando siamo presenti alla sua amministrazione ad altri; mediante una seria e grata considerazione della sua natura, e dei fini per i quali Cristo lo ha istituito, i privilegi ed i benefici con esso conferiti e suggellati, ed il nostro solenne voto fatto in esso; essendo umiliati per la nostra peccaminosa contaminazione, il nostro venir meno, e la nostra condotta contraria alla grazia del battesimo, ed ai nostri obblighi; crescendo nella sicurezza del perdono dei peccati, e di tutte le altre benedizioni suggellate in noi in quel sacramento; traendo forza dalla morte e risurrezione di Cristo, nel quale siamo battezzati, per la mortificazione del peccato, e la vivificazione della grazia; ed impegnandoci a vivere secondo fede, a comportarci in santità e rettitudine, come coloro che in esso hanno dato il loro nome a Cristo; e a camminare in amore fraterno, essendo battezzati dal medesimo Spirito in un solo corpo.

[edit] Riferimenti biblici

  • Dobbiamo valorizzare il nostro battesimo attraverso tutta la nostra vita e specialmente quando siamo tentati a peccare. "In lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti" (Colossesi 2:11-12); "Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. ... Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato ... Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù" (Romani 6:4, 6, 11).
  • Dobbiamo riflettere seriamente sul significato del nostro battesimo e sulle sue implicazioni nella nostra vita. "O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua" (Romani 6:3-5).
  • Dobbiamo essere umiliati quando consideriamo quanto siamo incoerenti nel vivere secondo le implicazioni del nostro battesimo e dei nostri propri voti. "Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa Cloe che tra di voi ci sono contese. Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo». Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo" (1 Corinzi 1:11-13). "No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso? O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?" (Romani 6:2-3).
  • E' nostro dovere realizzare nella nostra esperienza le benedizioni che ci sono state suggellate nel battesimo. "...poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia; e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo sono circoncisi ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abraamo quand'era ancora incirconcisi" (Romani 4:11-12); "Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo" (1 Pietro 3:21).
  • Valorizzare rettamente il nostro battesimo implica rendersi conto di quanto siamo uniti con i nostri fratelli e sorelle in fede e del nostro dovere di amore fraterno nei loro riguardi dato che siamo stati battezzati dallo stesso Spirito in un solo corpo. "Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito ... perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre" (1 Corinzi 12:13, 25).

[edit] Commento

Il Battesimo che abbiamo ricevuto non è qualcosa da fare una volta solo perché ci è comandato e poi non ci pensiamo più. Dobbiamo rammentarci per tutta la vita del suo significato e delle sue conseguenze soprattutto in momenti di crisi: ci rammenta le promesse di Dio, chi siamo, quali sono le nostre responsabilità. Dobbiamo valorizzare il Battesimo nel ricordo di quando siamo stati ad esso sottoposti, come pure quando assistiamo al battesimo di altre persone. A tutt'oggi questo dovere rimane spesso trascurato. Il Battesimo infatti, non solo è un sacramento ed una dottrina, ma anche un segno che ci rimanda sempre alle nostre responsabilità. L'efficacia del Battesimo, così, non è limitata al momento della sua amministrazione. Lo Spirito Santo, infatti, ce lo rammenta ed agisce tramite questa costante consapevolezza. Anche in questo sbagliano coloro che contestano il battesimo dei bambini dicendo che in quel momento essi non ne siano consapevoli. Se pure questo è vero, la consapevolezza del significato del Battesimo deve essere riproposto e promosso in ogni fase della vita.

E' particolarmente importante la rinnovata consapevolezza del significato del Battesimo quando siamo tentati a fare ciò che Dio proibisce, perché ci rammenta chi siamo e a che cosa siamo destinati "perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio" (Colossesi 1:10). Inoltre, valorizzare il nostro battesimo ci conserva umili, perché ci rende consapevoli delle nostre inadempienze.

Valorizzare il nostro battesimo implica prendere molto seriamente la nostra salvezza dal peccato e stimolare il nostro cammino cristiano affinché procediamo speditamente verso l'obiettivo che Dio ci ha posto dinnanzi.

Il Catechismo ci esorta a valorizzare il nostro battesimo nelle seguenti aree:

  • considerando seriamente quale sia la sua natura e finalità.
  • considerando i privilegi e benefici che abbiamo ricevuto in Cristo e che esso suggella.
  • considerando i voti solenni che abbiamo fatto in esso.
  • constatando quanto il peccato ancora ci contamini e ci condizioni.
  • rafforzandoci dal considerare la morte e risurrezione di Cristo che in esso è significata, mortificandoci nel peccato e vivificandoci nella grazia.
  • incrementando il nostro impegni a vivere secondo la volontà rivelata di Dio ad imitazione di Cristo, con fede, santità e rettitudine perché portiamo il Suo nome.
  • rammentandoci dei doveri che abbiamo verso i nostri fratelli e sorelle in fede con i quali siamo un solo corpo.

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