Apocalisse 20/05
From Diwygiad
Apocalisse 20:5
"Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione".
"οἱ λοιποὶ τῶν νεκρῶν οὐκ ἔζησαν ἄχρι τελεσθῇ τὰ χίλια ἔτη. αὕτη ἡ ἀνάστασις ἡ πρώτῃ."
Gli altri morti
Questo versetto forma una parentesi. Il verbo exesan com'è usato in questa frase deve significare la stessa cosa del versetto precedente. In nessuno dei due casi significa "risurrezione corporea". Giovanni qui parla 1ui dei morti increduli, "il resto dei morti", distinguendoli da quelli credenti che aveva appena descritto. Quando egli dice che il resto dei morti "non tornarono in vita", egli intende l'esatto opposto di quello che aveva appena detto dei morti credenti. I morti increduli, egli dice, non entrò nella vita per vivere e regnare in Cristo durante il periodo millenario. Mentre i credenti, dopo la morte godono di un nuovo tipo di vita in cielo con Cristo nel quale condividono il Suo regnare, i non credenti, dopo la loro morte, non condividono minimamente questa vita e questo regnare.
Che questo valga tutt'attraverso il periodo millenario, è indicato dalle parole: "prima che i mille anni fossero trascorsi" andrebbe tradotto "finché". La parola greca ἄχρι significa che qual ch'è detto qui rimane valido per tutto il tempo del millennio. L'uso della parola "finché" non implica che questi increduli morti vivranno e regneranno con Cristo se non dopo che quel periodo sia terminato. Se questo fosse il caso, ci saremmo aspettati una chiara affermazione al riguardo. Notate l'espressione: "finché fossero compiuti i mille anni" al versetto 3 di questo capitolo. Lì l'espressione è seguita da una chiara affermazione indicante che accadrà qualcosa di diverso dopo la fine dei mille anni: "...finché fossero compiuti i mille anni; dopo i quali [il diavolo] dovrà essere sciolto per un po' di tempo". Nel versetto 5, però, le parole: "prima che i mille anni fossero trascorsi" non è seguita da un'altra affermazione che indichi che questi morti rivivranno o verranno alla vita dopo il termine dei mille anni.
Più tardi in questo capitolo, però, abbiamo un chiaro insegnamento su ciò che accadrà a questi morti increduli dopo il termine dei mille anni. Ciò che accadrà loro è descritto nel versetto 6 come "la morte seconda". Ciò che è detto al versetto 6 che la seconda morte non avrà potere sui morti credenti, è implicato nel fatto che la seconda morte eserciti un potere sui morti increduli. Ciò che si intende per "seconda morte" è spiegato nel versetto 14: "Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco". La "seconda morte", quindi, significa il castigo eterno dopo la risurrezione dei corpi. Per quanto riguarda i morti increduli, vi sarà un cambiamento dopo il termine dei mille anni, ma sarà un cambiamento non per il meglio ma per il peggio.
La morte dei redenti così non è "un salto nel buio", qualcosa di spaventoso, nemmeno quando muoiono martiri a causa della loro fede, ma la loro anima entra subito nella vita eterna per regnare con Cristo. Questo è già per loro una risurrezione, una "prima risurrezione". "Gli altri morti", coloro che muoiono nei loro peccati senza averne ricevuto il perdono attraverso la fede in Cristo, risorgeranno dopo che sia finita l'era della chiesa (i "mille anni"), al ritorno di Cristo, ma solo per essere giudicati e condannati. Quella sarà per loro una tragica "seconda morte". Vi è dunque un parallelismo: i giusti che muoiono risorgono a vita, gli ingiusti che muoiono risorgono per il giudizio e la condanna.
Deve così compiersi "il tempo della chiesa" in cui tutti gli eletti (di ogni tempo e paese) vengono raccolti attraverso l'annunzio dell'Evangelo. Terminato questo periodo "verrà la fine" e gli ingiusti risorgeranno per essere condannati. Anche gli ingiusti risorgeranno. Devono abbandonare ogni illusione che la loro esistenza sia polverizzata, annullata, perché anche loro risorgeranno a suo tempo, ma solo per il giudizio e la condanna.
La prima risurrezione
Poi Giovanni dice: "Questa è la prima risurrezione" (5b). Queste parole descrivono che cos'è avvenuto ai morti nella fede descritti alla fine del versetto 4 prima dell'affermazione tra parentesi. Alla luce di quanto abbiamo affermato, dobbiamo comprendere queste parole non come una risurrezione fisica ma piuttosto come la transizione dalla morte fisica alla vita in cielo con Cristo. Questa transizione è chiamata "risurrezione" - certo un uso insolito ma perfettamente comprensibile sullo sfondo del contesto precedente. Questo è indubbiamente un tipo di risurrezione, dato che coloro che si pensava fossero morti sono ora veduti, nel senso vero della parola, in vita. L'espressione "la prima risurrezione" implica che vi sarà una "seconda risurrezione" (sebbene questa espressione non sia usata) per questi morti credenti - la risurrezione dei corpi che avrà luogo al ritorno di Cristo alla fine del periodo millenario.
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