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3. L'ETERNO DECRETO DI DIO

1. Dio ha decretato dall'eternità, secondo il più saggio e santo consiglio della propria volontà, in modo libero ed immutabile, tutte le cose che avrebbero avuto luogo (64). Tuttavia ciò non implica affatto né che Dio sia autore di peccato (65); né che faccia così violenza alla volontà delle creature, né che sia eliminata la libertà o contingenza delle cause secondarie. Tutto ciò, al contrario viene stabilito (66).

  • (64) "" (Efesini 1:1); "" (Romani 11:33); "" (Ebrei 6:17); "" (Romani 9:15,18).
  • (65)­ "" (Giacomo 1:13,17); "" (1 Giovanni 1:5,7).
  • (66) "" (Atti 2:23); "" (Matteo 17:12); "" (Atti 4:27-28); "" (Giovanni 19:11); "" (Proverbi 16:33).

2. Benché Dio conosca tutto ciò che può avvenire in tutte le condizioni immaginabi­li (67), non è mai stato indotto a decretare alcunché per il fatto di averlo previsto come qualcosa che avrebbe potuto verificarsi nel futuro o che sarebbe avvenuto in determinate situazioni (68).

  • (67) "" (Atti 15:18); "" (1 Samuele 23:11-12); "" (Matteo 11:21,23).

­*(68) "" (Romani 9:11,13,16,18).­


3. Per decreto di Dio e per la manife­stazione della sua gloria, alcuni uomini ed angeli (69) sono stati predestinati a vita eterna. Altri sono stati preordinati alla morte eterna (70).

  • (69) "" (1 Timoteo 5:21); "" (Matteo 25:41).
  • (70) "" (Romani 9:22-23); "" (Efesini 1:5-6); "" (Proverbi 16:4).

4. Gli angeli e gli uomini, predestinati e preordinati in questo modo sono così designati individualmente ed immutabilmente. Il loro numero è così certo ed definito che non può essere né aumentato né diminui­to (71).

  • (71) "" (2 Timoteo 2:19); "" (Giovanni 13:18).

5. Quelli che, fra l'umanità, sono predestinati alla vita, Dio, prima della fondazione del mondo, secondo il suo eterno ed immutabile proposito ed il segre­to consiglio e beneplacito della sua volontà, li ha scelti in Cristo ad eterna gloria (72), sulla sola base di una libera grazia e per amore, senza alcuna preconoscenza di loro eventuali fede o buone opere o di persever­anza in alcuno di essi, né qualche altra cosa nella creatura come condizione o causa che Lo spingesse ad agire così (73): tutto a lode e gloria della Sua grazia (74).

  • (72) "" (Efesini 1:4,9,11); "" (Romani 7:30); "" (2 Timoteo 1:9); "" (1 Tessalonicesi 5:9).
  • (73) "" (­Romani 9:11,13,16); "" (Efesini 1:4,9).
  • (74) "" (Efesini 2:6,12).

6. Poiché Dio ha ordinato a gloria gli eletti, così Egli, con un sommamente libero ed eterno proposito della Sua volontà, ha stabilito tutti i mezzi necessari per realizzare questo obietti­vo (75). Di conseguenza coloro che sono stati eletti, essendo decaduti in Adamo, sono redenti da Cristo (76); vengono efficace­mente chiamati alla fede in Cristo tramite l'opera dello Spirito, il quale opera a tempo debito; vengono giustificati, adottati, santificati (77), nonché custoditi dalla Sua potenza mediante la fede in vista della salvez­za (78). Nessuno al di fuori degli eletti viene redento da Cristo, viene chiamato efficaceme­nte, giustificato, adottato, santificato e salva­to (79).

  • (75) "" (1 Pietro 1:2); "" (Efesini 1:4-5); "" (Efesini 2:10); "" (2 Tessalonicesi 2:13).
  • (76) "" (1 Tessalonicesi 5:9-10); "" (Tito 2:14).
  • (77) "" (­Romani 8:30); "" (Efesini 1:5); "" (2 Tessalonicesi 2:13).
  • (78) "" (1 Pietro 1:5).
  • (79) "" (Giovanni 17:9); "" (Romani 8:28); "" (Giovanni 6:64-65); "" (Giovanni 10:26); "" (Giovanni 8:47); "" (1 Giovanni 2:19).

7. Secondo l'inscrutabile consiglio della propria volontà per il quale Egli accorda o nega la misericordia come vuole per la gloria della sua potenza sovrana sulle sue creature, è piaciuto a Dio di tralasciare il resto dell'umani­tà e destinarlo a disonore e ad ira per il suo peccato, a lode e gloria della sua giusti­zia (80).

  • (80) "" (Matteo 11:25-26); "" (Romani 9:17-18,2­1-22); "" (2 Timoteo 2:19-20); "" (Giuda 4); "" (1 Pietro 2:8).

8. La dottrina di questo grande mistero della predestinazione deve essere tratt­ata con una particolare prudenza e cura (81) affinché gli uomini che prestano attenzione alla volontà di Dio rivelata nella Sua Parola e che ubbidiscono ad essa possano essere sicuri della loro elezione eterna dalla certezza della loro vocazione effetti­va (82). In questo modo, la dottrina sarà motivo di lode, riverenza ed ammirazione per Dio (83) e sarà anche motivo di umiltà, diligenza ed abbondanza di consolazio­ne per tutti coloro che ubbidisco­no all'Evangelo con sincerità (84).

  • (81) "" (Romani 9:20; 11:33); "" (Deuteronomio 29:29).
  • (82) "" (2 Pietro 1:10).
  • (83) "" (Efesini 1:6); "" (Romani 11:33).
  • (84) "" (Romani 11:5-6,­20); "" (2 Pietro 1:10); "" (Romani 8:33); "" (Luca 10:20).





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