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D. 99. Quali regole devono essere osservate per la retta comprensione dei Dieci Comandamenti?

R. Per la retta comprensione dei Dieci Comandamenti devono essere osservate le seguenti regole:

1. Che la legge è perfetta e vincola ognuno alla piena conformità dell’intera persona alla sua giustizia, ed all’intera ubbidienza per sempre, tanto da esigere la più grande perfezione in ogni suo dovere ed a proibire il peccato [anche] al minimo grado.

Riferimenti biblici

  • La legge di Dio è perfetta. “La legge del SIGNORE è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza del SIGNORE è veritiera, rende saggio il semplice” (Salmo 19:7); “Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti” (Giacomo 2:10); “Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere: chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale"; ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: "Raca" sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Pazzo!" sarà condannato alla geenna del fuoco” (Matteo 5:21-22).
  • La legge di Dio esige perfezione morale assoluta e non può tollerare nemmeno la più piccola deviazione o infrazione dalla giustizia perfetta o totale. “Sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato” (Romani 7:14); “Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze” (Deuteronomio 6:5); “Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso"” (Matteo 22:37-39); “«Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere: chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale"; ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: "Raca" sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Pazzo!" sarà condannato alla geenna del fuoco. (...) «Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio". Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. (...) «Avete anche udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; dà al Signore quello che gli hai promesso con giuramento". Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; (...) Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno. «Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra; Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". (...) Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano”(Matteo 5:21,22,27,28,33,34,37,38,39,43,44).
  • La perfezione stessa di Dio esige che l'essere umano, Sua creatura fatta a Sua immagine e somiglianza, sia perfetto. "Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste" (Matteo 5:48).

Commento

I Dieci Comandamenti non solo un'applicazione completa o un'affermazione dettagliata della legge morale, ma un sommario dei suoi principi fondamentali. Queste otto regole interpretative dei Dieci Comandamenti derivano dal modo in cui la Bibbia applica la legge morale a particolari problemi e situazioni.

Dire che si tratti di una legge perfetta vuol dire che essa è una rivelazione perfetta (compiuta e priva di errori) della volontà di Dio per la creatura umana e che noi siamo tenuti ad adeguarci ad essa in modo perfetto, completo, senza riserve, senza discussione. Alla legge di Dio dobbiamo piena conformità. Conformarci ad essa solo parzialmente, fino solo al punto che riteniamo utile o conveniente, agli occhi di Dio è privo di valore.

La legge morale vincola "l'intera persona", vale a dire la nostra intera natura, corpo ed anima, inclusa la condizione del nostro cuore, il nostro interiore, pensieri e sentimenti. Non basta neanche l'assenso mentale alla legge mentre poi, in pratica, diciamo che questo o quello non si applichi alla nostra condizione o circostanze o peggio, come talvolta si sente dire, che essa sia solo "una bella teoria", ma "poco pratica". Le leggi umane, incluse quelle di varie religioni, si accontentano di un'ubbidienza parziale, approssimata ed imperfetta, mentre la legge morale di Dio esige assoluta perfezione morale e non può tollerare nemmeno la più pallida ombra di peccato.

Ci si può chiedere se sia di fatto impossibile che noi ci si conformi ad essa in modo perfetto. La risposta a questa domanda è sì, nessuno al mondo potrebbe conformarsi perfettamente all'assoluta perfezione richiesta dalla legge. Questo, però, non è irragionevole. Così com'era stata creata, la creatura umana avrebbe potuto conseguire la perfezione morale. Essa è caduta nel peccato per colpa propria ed è per questo che la perfezione morale è diventata impossibile. Dio non avrebbe potuto abbassare il livello di quanto la Sua legge esige per adattarsi alla condizione di peccato di un'umanità decaduta. La legge di Dio, essendo espressione del Suo stesso carattere, è immutabile. Dato che l'incapacità a conformarci a questo standard è colpa nostra, non ci si può aspettare che Dio lo abbassi. Non c'è nulla di irragionevole nel suo chiedere quanto a noi è impossibile rendergli. Se, ad esempio, noi chiediamo un prestito ad una banca e poi non riusciamo a restituirglielo, non per questo la banca rinuncia a richiedercelo o si accontenta che noi gli restituiamo "quanto possiamo" e tutto il resto ce lo abbuona... La legge morale continua ad essere vincolante oggi come pure nel futuro: è immutabile, non può essere cambiata e non cambierà. I suoi principi saranno validi anche nell'aldilà e nella nuova creazione.

Ulteriori questioni

Esiste qualcuno che si sia conformato perfettamente alla legge di Dio?

Sì, Gesù Cristo visse una vita di assoluta perfezione morale in questo mondo per l'intero periodo dalla Sua nascita alla Sua morte. Egli non ha mai infranto alcun comandamento anche solo minimamente, in parola, pensoero o atto. Egli ha pure adempiuto perfettamente al lato positivo della legge, cioè di amare Dio con tutto il Suo cuore, anima, mente e forza, ed il Suo prossimo con un amore solo secondo di quello che aveva per il Padre Suo celeste. Nel nostro Signore Gesù Cristo vediamo l'assoluta perfezione morale richiesta dalla legge morale, non solo in astratto, ma di fatto realizzata nella vita umana.



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