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'''93. D. Quali sono i sacramenti di cui parla il Nuovo Testamento?'''
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'''R. I sacramenti di cui parla il Nuovo Testamento sono: il battesimo, e la Cena del Signo­re.'''
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== Riferimenti biblici ==
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* ''""'' (Matteo 28:19);
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* ''""'' (Matteo 26:26­-28).
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== Commento ==
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Perché solo due sacramenti? Il sacramento: (1) deve essere qualcosa che Cristo ha espressamen­te comandato; (2) deve essere 'segno', cioè rappresentazione visibile dell'opera interiore ed invisibile della grazia di Dio; (3) deve essere chiaro dalla Scrittura che l'ordinanza è di valore perpetuo; (4) deve essere segno per confermare e rafforzare la fede di coloro che lo ricevono. Il sacra­mento poi non ha efficacia di per sé indipendentemente dall'opera della grazia di Dio nell'individuo che deve precedere la sua amministrazione. I sacramenti sono segni visibili (o 'sensibili' perché fanno un'impressione sui cinque sensi), sono un "sermone visibile". I sacramenti, infine, non sono solo strumenti esteriori. Vi deve essere sempre un rapporto con la grazia invisibile. I sacra­menti, rettamente amministrati, non sono mai nulli e vuoti: significano sempre qualcosa, se non salvezza, almeno giudizio per la persona che vi partecipa indegnamente.
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93. D. Quali sono i sacramenti di cui parla il Nuovo Testamento?

R. I sacramenti di cui parla il Nuovo Testamento sono: il battesimo, e la Cena del Signo­re.

Riferimenti biblici

  • "" (Matteo 28:19);
  • "" (Matteo 26:26­-28).

Commento

Perché solo due sacramenti? Il sacramento: (1) deve essere qualcosa che Cristo ha espressamen­te comandato; (2) deve essere 'segno', cioè rappresentazione visibile dell'opera interiore ed invisibile della grazia di Dio; (3) deve essere chiaro dalla Scrittura che l'ordinanza è di valore perpetuo; (4) deve essere segno per confermare e rafforzare la fede di coloro che lo ricevono. Il sacra­mento poi non ha efficacia di per sé indipendentemente dall'opera della grazia di Dio nell'individuo che deve precedere la sua amministrazione. I sacramenti sono segni visibili (o 'sensibili' perché fanno un'impressione sui cinque sensi), sono un "sermone visibile". I sacramenti, infine, non sono solo strumenti esteriori. Vi deve essere sempre un rapporto con la grazia invisibile. I sacra­menti, rettamente amministrati, non sono mai nulli e vuoti: significano sempre qualcosa, se non salvezza, almeno giudizio per la persona che vi partecipa indegnamente.


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