Cfw-04
From Diwygiad
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+ | 4. LA CREAZIONE | ||
+ | 1. E' piaciuto a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo (85), per la manifestazione della gloria della Sua eterna potenza, sapienza e bontà (86), nel principio, creare o fare dal nulla il mondo e tutte le cose in esso, sia le visibili che le invisibili, nell'arco di sei giorni; e tutto era molto buono (87). | ||
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+ | (78) Eb. 1:2; Gv. 1:2,3; Ge. 1:2; Gb. 26:13. | ||
+ | (78) Ro. 1:20; Gr. 10:12; Sl. 104:24; Sl. 33:5,6. | ||
+ | (87) Ge 1; Eb. 11:3; Cl. 1:16; At. 17:24 | ||
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+ | .2 Dopo aver fatto tutte le altre creature, Dio creò l'uomo, maschio e femmina (88), con un'anima razionale ed immortale (89), dotato di conoscenza, giustizia e vera santità, ad immagine di Dio (90), con la legge di Dio scritta nel cuore (91), e con la capacità di adempiervi (92). Tuttavia egli aveva la possibilità di trasgredirla, essendo lasciato alla libertà della propria volontà la quale era soggetta a cambiamento (93). | ||
+ | Oltre alla legge scritta nel cuore, l'uomo ricevette l'ordine di non mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male (94). Finché osservò questo comandamento fu felice nella comunione con Dio ed ebbe dominio su tutte le altre creature (95). | ||
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+ | (88) Ge. 1:27. | ||
+ | (89) Ge. 2:7; Ec. 12:7; Lu. 23:43; Mt. 10:28. | ||
+ | (90) Ge. 1:26; Cl. 3:10; Ef. 4:24. | ||
+ | (91) Ro. 2:14,15. | ||
+ | (92) Ec. 7:29. | ||
+ | (93) Ge. 3:6; Ec. 7:29. | ||
+ | (94) Ge. 2:17; 3:8,9‑11,23. | ||
+ | (95) Ge. 1:26,28. | ||
Revision as of 21:29, 27 June 2011
4. LA CREAZIONE 1. E' piaciuto a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo (85), per la manifestazione della gloria della Sua eterna potenza, sapienza e bontà (86), nel principio, creare o fare dal nulla il mondo e tutte le cose in esso, sia le visibili che le invisibili, nell'arco di sei giorni; e tutto era molto buono (87).
(78) Eb. 1:2; Gv. 1:2,3; Ge. 1:2; Gb. 26:13. (78) Ro. 1:20; Gr. 10:12; Sl. 104:24; Sl. 33:5,6. (87) Ge 1; Eb. 11:3; Cl. 1:16; At. 17:24
.2 Dopo aver fatto tutte le altre creature, Dio creò l'uomo, maschio e femmina (88), con un'anima razionale ed immortale (89), dotato di conoscenza, giustizia e vera santità, ad immagine di Dio (90), con la legge di Dio scritta nel cuore (91), e con la capacità di adempiervi (92). Tuttavia egli aveva la possibilità di trasgredirla, essendo lasciato alla libertà della propria volontà la quale era soggetta a cambiamento (93). Oltre alla legge scritta nel cuore, l'uomo ricevette l'ordine di non mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male (94). Finché osservò questo comandamento fu felice nella comunione con Dio ed ebbe dominio su tutte le altre creature (95).
(88) Ge. 1:27. (89) Ge. 2:7; Ec. 12:7; Lu. 23:43; Mt. 10:28. (90) Ge. 1:26; Cl. 3:10; Ef. 4:24. (91) Ro. 2:14,15. (92) Ec. 7:29. (93) Ge. 3:6; Ec. 7:29. (94) Ge. 2:17; 3:8,9‑11,23. (95) Ge. 1:26,28.